Un filo dei panni
Nella casa di campagna dove mi trovo la linea di confine con
i vicini è il filo dei panni.
Muro invalicabile, protezione e riparo, che divide un mondo dal successivo, una
famiglia dall’altra.
I nostri vicini di casa sono simpatici, hanno un cane
gentile che si chiama Bonasera e vivono tranquilli al di là dalle mutande.
Le mutande, i pannoni da cucina, le lenzuola lise altrui
diventano parte del paesaggio, pareti di stoffa al vento, mura simboliche e
irriverenti.
La mattina facciamo due chiacchiere di là dal reggi-tette,
oltre le magliette dei figli e l`asciugamano sbiadito del bagno..
Poi io o la vicina sposta la sedia di qua o di là delle
mutande e entra nel territorio altrui, commentiamo le previsioni del tempo
della giornata, si discute il film in bianco e nero andato in TV la sera prima.
A volte si accetta un caffè o un pasticcino..
È così che dovrebbe andare il mondo. Un filo dei panni, due
mutande a sventolare sul confine, tenute da due mollette di legno sbiadite dal
sole e attraversabile per prendere il caffè.