Viva l’italia, una, libera, indipendente, repubblicana e antifascista.
Passare il 25 aprile quassù in Svezia lontano da casa come ogni anno mi fa un certo effetto. Volevo fare gli auguri a tutti voi. Io ho fatto le elementari in una normale scuola comunale di una cittadina di provincia sacrificata ai bombardamenti degli alleati in nome della libertà. La mia classe per la maggior parte era costituita da figli di lavoratori del Porto oppure del Cemento come veniva chiamato il cementificio cittadino. Gente tosta che aveva sofferto la guerra, la fame e bombardamenti. Tutti di sinistra. La maestra aveva centocinquatatrè anni e un bellissimo sorriso, credo avesse votato DC tutta la vita, ci faceva dire tutte le mattine di maggio la preghiera alla madonna e ci insegnò Bella Ciao. Ci leggeva i racconti di Calvino e ci parlava della storia d’Italia e io mi appasionai veramente alla resistenza e al risorgimento come i due momenti fondanti del nostro Paese. Eppure dalle notizie che mi arrivano dall`Italia molti non lo vogliono questo giorno, si rifiutano di festegg