L'estate era tutta sua
Di notte, qui fuori, ci sono rane indomabili.
E grilli che resistono fino a tardi.
E lucciole che giocano a nascondino con se stesse.
La sera si rinfresca e prende vita.
I fiori si ergono, iniziano i concerti nel fosso e tra i fili d'erba.
I lecci, in silenzio, emanano un profumo gradevole e sembrano pronti per il teatro, lui un po' curvo e segnato dagli anni, lei fiera e maestosa.
L'aria si riempie nuovamente della luce notturna.
Sorge il desiderio di una vita notturna, in silenzio, con il naso all'aria, a osservare le stelle e a fiutare l'erba come un cane.
Sorge il desiderio di tornare bambini, quando l'estate ci apparteneva completamente, un'intera stagione da vivere liberi come le rane e i grilli.
Mi fa pensare a un bambino che corre selvaggio, scalzo, con solo un paio di pantaloncini corti e una canottiera, sporco e felice come un uccello.
L'estate era tutta sua.
E nei suoi occhi, del colore del prato verde, vedevo la felicità che ancora ricordo delle estati in Ciociaria.
E va bene così.
****