Ci sono rane scatenate di notte qua fuori.
Ci sono rane scatenate di notte qua fuori.
E grilli tiratardi.
E lucciole che giocano a nascondino con se stesse.
La sera si rinfesca e si risveglia.
Rialzano la testa i fiori, iniziano i concerti nel fosso e sui fili dell’erba.
I lecci in silenzio odorano di buono e pare si siano preparati per andare a teatro, un po’ curvo e acciaccato dagli anni lui, fiera e solenne lei.
L’aria respira di nuovo la luce della notte.
Fa venire voglia di vita notturna, in silenzio, a naso all’ aria, a guardare le stelle e annusare l’erba come un cane.
Fa venire voglia di tornare bambini, quando l’estate ci apparteneva per intero, un’intera stagione da vivere liberi come le rane e i grilli.
Un bambino gira come un selvaggio, scalzo, un paio di brachette e una canottiera sono il massimo dell’abbigliamento, è sporco e felice come un uccello.
L’estate è sua.
E nei suoi occhi color di castagna leggo la felicità che ricordo delle estati in ciociaria.
E va bene così.
(letteredalucca)
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