Mattina di Natale, 25 dicembre 2025
Cosa vuoi che ti risponda amica mia. Penso agli abitanti di Kiev che oggi passeranno il Natale al freddo con la casa bombardata. Le mamme di Gaza che piangono i loro bambini. Noi che ancora non abbiamo capito se sia giusto aiutare gente disperata che chiede aiuto in mezzo al mare.
Quelli di ieri, 116 persone donne e bambini, naufragati nel Mediterraneo centrale mentre chiedevano aiuto. Tragedia che avviene mentre da noi si moltiplicano retorica e celebrazioni, ma si continua a chiudere gli occhi davanti a vite umane che affondano nel Mediterraneo.
Siamo ancora in cerca di sapere chi ha ragione. L'America ha ragione? Italia ha ragione? Russia ha ragione? Israele ha ragione? Turchia ha ragione?
In un mondo nel quale ognuno pensa a sé, quindi cosa posso chiederti cara amica mia?
Vorrei libri scritti bene da leggere, una libreria nuova, due tazze da te con ancora il manico e tanto vino caldo da bere con chi voglio bene. E coperte sufficienti per chi me ne chieda una, che sia per coprirsi in mezzo alla strada o per guardare un film in TV
Vorrei qualcuno che oggi Natale mi regalasse un sorriso, e vorrei essere capace di darlo io, se per caso non lo ricevo. Vorrei abbracciare amici che non vedo da tanto tempo e voglio loro molto bene e raccontare cose belle che ho fatto senza vergogna, perché le cose belle esistono e quando ci sono vanno raccontate.
Vorrei accendere il fuoco nel caminetto, il pigiama quello largo, il divano nuovo, e io nel mezzo con una cioccolata calda da bere piano. Vorrei ritrovare la voglia di tirare fuori la bicicletta dal magazzino e andare a correre. O almeno andare piano.
A 81'anni vorrei allacciarmi ancora le scarpe da solo. Vorrei vedere brava gente. E vorrei una bottiglia di prosecco, fresco, bevuta in compagnia di chi dico io.
Passate un Natale sereno amici e amiche, abbracciate chi amate, amate chi abbracciate.
Vostro /Franco.
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