Attirare un'attenzione che non viene
Sono quasi le tre di notte, sono ancora sveglio, cerco il sonno giocando con Photoshop provando inutilmente di migliorare il viso di quel vecchio di 79 anni che mi guarda stupito dalla foto.
Chissà perché lo faccio, forse per attirare un'attenzione, si desidera, a volte, un’attenzione che non viene.
La si copre d’altro. Motti di spirito, qualche gesto nervoso, ricerca di cibo, un parlare per immagini vaniloquenti ossia col parlar d’altro. Ma quel bisogno d’attenzione resta insoddisfatto e vissuto come un’ingiustizia senza ragione.
Cercare cosa manca veramente porterebbe a un mondo colorato dove lo star bene si coniuga con i desideri, e più a fondo, con i bisogni che sono sempre un interpello di vita e benessere. Per noi resta ancora misterioso il perché dopo quattro miliardi di anni di evoluzione, ciascuna cellula parli a sé stessa e all’altra vicina, e tutte assieme esprimano un bisogno d’essere accudite. L’amore, insomma.
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Provo a dormire!
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