Piccole felicità
Malgrado le minacce e gli avvertimenti che ci arrivano quasi ogni giorno dal neoeletto presidente degli Stati Uniti. La vita continua nelle piccole cose, nonno Franco quasi si vergogna di affermarlo, con una voce insolitamente titubante.
Proprio così, scusate: un povero uomo di una certa età, con una dolorosa sciatica e dolori vari dopo essere stato spinto dal figlio maschio a frequentare la palestra del centro comunale per over +65 con biblioteca annessa, caffetteria con panini farciti a polpettine tipo Ikea e voce di Elvis sottofondo.
Il risultato già dalle prime sedute superò ogni aspettativa. Dolori e i blocchi passarono e lui adesso dopo la sauna va a prendere la macchina al posteggio senza imprecare, con un indefinibile sorriso compiaciuto come il marinaio di Antonello da Messina salta sulla Pandina e se ne va a casa a cucinare il suo frugale pranzo a base di pasta e patate.
La fisioterapista, responsabile del gruppo di arzilli vecchietti e vecchiette è una ragazzona, alta, bionda con gli occhi verdi le mani d’acciaio, ha fatto il miracolo. Saranno state le sue abili capacità di insegnargli a fargli fare un esercizio di boxe al sacco? Facendolo posizionare in posizione frontale davanti al sacco stesso, con i piedi divaricati e posti alla stessa distanza delle spalle? Oppure i suoi profondi occhi verdi a produrre questi miracoli?
La domanda è sinceramente tendenziosa, l’eventuale risposta inutile, per oggi a nonno Franco basta questa piccola felicità.
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