Befane e bafanotti
Ciao a tutti befane e bafanotti. Vi piace la mia befana?
A me piace perché è brutta e non gliene importa niente. Poi è buona, ha per tutti un’attenzione, un cioccolatino e un bacio sporco di fuliggine.
Il carbone minacciato alla fine non arriva mai.
Però attenzione la mia befana sa tutto di voi, vi ascolta dai camini, lancia caramelle dure come sassi sulle vostre teste quando meno ve lo aspettate, per farvi capire che c’è, che vi sente, che vi ascolta, che siete importanti per lei.
E riesce a farlo con tutti grandi, vecchi e bambini, in ogni
casa, in ogni città.
Non è vero che voli su una scopa, o, meglio, non è così che la incontrerete in città domani stasera. La mia arriverà a bordo di una vecchia 500 di colore acqua marina del 65. E sarà accompagnata da una brigata cantante, da allegri e alticci befanotti, festanti straccioni, meno glamour di babbo natale, come amavate immaginarlo da bambini, di lui noi compagni e amici da una vita.
Quando, qualche giorno dopo natale, mia madre tornava a casa e sosteneva di aver incontrato la mia befana e di averci parlato a lungo, mi veniva addosso quella frenesia mista a coda di paglia di chi sa che qualcosa potrebbe anche aver combinato.
Ma era bellissimo sapere che la mia befana proprio di me aveva parlato, di me sapeva le cose e aveva fermato proprio mia madre per strada.
Io sono vecchio e malandato, però vorrei incontrarla ancora una volta, per poterle dire GRAZIE, per aver reso la mia vita un po’ più allegra e un po’ meno triste.
Abbracci per tutti, Befane e Befanotti.
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