La mia isola
Quando penso a l'isola che non c'è subito mi viene in mente che per Peter Pan quell'isola è il luogo dell'anima dove divertirsi e stare in compagnia rimanendo per sempre bambini.
Un posto dove non bisogna pensare a risolvere problemi,
perché la maggiore difficoltà dell'isola che non c'è consiste in quella per cui
non c'è mai niente di faticoso da fare, ma solo divertirsi attraverso la
comunicazione.
Ciò che caratterizza questa mia pagina FB. è che è affollata
di ricordi, soprattutto quelli belli che fanno sognare o quelli che ti portano
a costruire castelli in aria.
Sto parlando di un mondo dove potersi raccontare senza aver
paura dei giudizi altrui, un cosmo particolare il quale diventa così
eccezionale perché lo puoi condividere con altre anime a te affini.
In quest’universo Peter Pan può vivere una condizione
perenne a lui cara, dalla quale non vuole distaccarsi proprio perché rispecchia
la sua anima alla quale è in grado di dispensare emozioni inimmaginabili...
Per essere sincero, io quest'isola la sto cercando da
sempre, fin da quando ero bambino, per rifugiarmi in un guscio accogliente dove
non esistono sofferenza, solitudine, cattiverie; dove tutti possono vivere
felici e contenti.
Ogni volta che la inseguivo, sbagliavo sempre strada, eppure
le indicazioni erano ben precise. Purtroppo non è facile rintracciarla, ma non
bisogna mai perdere la speranza. L'isola che non c'è costituisce una metafora
della vita che può sostenerci e aiutarci ad andare avanti per migliorarci e
trovare se non proprio la felicità, almeno un po' di serenità.
Buon pranzo anime belle.
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