Un igenuo cantastorie
Sono le due di notte, e come ogni notte il sonno se n'è andato, mi sono messo al computer perché avrei voglia di scrivere qualcosa che calmi la mia ansia ma i risultati sono pessimi.
Da bambino il mio più grande sogno era quello di saper leggere e scrivere perché volevo diventare uno scrittore. Avanti, quanti di noi non hanno mai sognato di scrivere un libro? Tanti, a giudicare dai numeri che si sentono in giro. E alcuni hanno anche avuto la fortuna di vederselo pubblicato.
Ma questo fa di noi degli scrittori? Io ritengo di no, così come avere avvitato una volta una lampadina non fa di noi degli elettricisti.
Chi scrive un libro, un racconto, una poesia, è qualcuno che ha avuto qualcosa da dire ed ha pensato di condividerla tramite la parola scritta.
Ma chi è allora uno scrittore? A mio avviso, non è chi ha “soltanto” qualcosa da dire e sa come scriverla, ma chi possiede il TALENTO di sapere costruire una storia e i personaggi che le daranno vita. Lo scrittore è chi dedica tempo alla ricerca, allo studio, al perfezionamento dei dettagli. Chi passa più tempo chino su testi di altri prima ancora che sul proprio.
Lo scrittore ha la capacità di inventare un racconto, un romanzo, partendo da un’idea alla quale aggiunge un soggetto, una trama, una sceneggiatura. Noi che non siamo scrittori apparteniamo a un mondo diverso, ma non meno bello. Siamo quelli per cui è più semplice esprimere un'emozione buttandola su un foglio di carta piuttosto che parlarne. Quelli che chiedono ai propri personaggi di agire come vorremmo fare noi, se avessimo soltanto un pizzico in più di coraggio, o di sfrontatezza.
Siamo quelli che scrivono “…Lui al solo ricordo del suo nome si sciolse in un pianto” quando vogliamo dire MI MANCHI alla persona che vorremmo avere al nostro fianco.
Siamo semplicemente dei meravigliosi, ingenui cantastorie, felici di allietare un pubblico discreto.
Adesso mi é venuto sonno.
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