La solitudine appunto
Ogni notte alle 2 di notte, solo con me stesso con la mia mente. Tutti abbiamo un angolo della mente che nessuno dovrebbe violare lo sapevate?
La solitudine appunto.
Un luogo nel quale molti si perdono come dentro un pozzo senza fine. E più precipitano più cercano un aiuto esterno, attaccandosi alla prima mano tesa, aggrappandosi fino a che non se ne tirano fuori.
E così amano e odiano, per necessità, per non sentirsi soli.
Io non voglio che i miei sentimenti siano inquinati da tutto questo, io, l’ho sempre detto, amo la mia solitudine, le mie pause, i miei silenzi.
Spesso il buio della notte come stanotte fa da cornice a questi miei momenti di intimità e nella solitudine metto ordine nei miei ricordi, soprattutto quelli che sono sul punto di sbiadire e di perdersi nell’oblio, rafforzo i miei sentimenti quando sono sul punto di attenuarsi, ascolto la mia anima nella tranquillità dei miei pensieri.
La solitudine diventa la mia isola inviolata, il faro della mia coscienza che mi guida nella nebbia, che permette alla mia presenza di illuminarsi, quel piccolo scoglio che emerge dall’infinito mare dei miei pensieri immersi nella profondità della mia anima.
La mia solitudine è l’ombra del vento tra un gioco di luci, la scia delle parole perdute e la mia solitudine assume un sapore dolce e desidero che la mia solitudine non sia violata da nessuno, voglio che diventi impervia e inaccessibile.
La mia solitudine è la mia musa, ma è, soprattutto, il mio modo di stare con voi.
Provo a dormire un pò. One minute you're here.
Kyss!
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