La bellezza di una pomeriggio di pioggia
Ha piovuto tutto il santo pomeriggio mentre fingevo di dormire sul divano, ma in realtà ascoltavo curioso i tre rumori della pioggia, il ticchettio sui vetri, lo sgocciolio su poche foglie renitenti alla leva dai rami, lo scroscio dalla grondaia che si svuotava come un bottiglione rovesciato.
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Ora tace il cielo di nuvole basse e mi permetterà di scendere per la mia passeggiatina serale tra piante e aiuole, respirando l’aria pulita e odorando l’umido gradevole che sale dalla terra. Ogni cosa ha una piccola bellezza che non credevi in un giorno che altri dicono brutto tempo, le pozzanghere che specchiano un grigiore luminoso, i rami spogli dell`Autunno, le foglie macerate a terra eppure vive, il fango stesso così simile all’argilla cui dar vita, anche l’asfalto che vedo sulla strada ha un nero lucido e invitante che sembra volermi portar lontano.
Volano bassi i merli a bere le grosse gocce che s’attardano sugli alberi, alti gli aerei che ascolto nel transito invisibile, andranno in Italia? Sarà Roma o Milano la loro meta? Poco mi importa, in ogni caso è un lontano su cui mi piace soffermarmi mentre mi gusto il luogo dove sto, felice e fermo. Solo mi mancano un paio di occhi blu in cui vedere il cielo nel suo colore naturale.
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