Geppetto nella pancia del pescecane
Sveglio, impossibile dormire.
Alle quattro di mattina si possono avere pensieri vicini alla rivoluzione.
Il bosco ancora dorme.
La nebbia se ne andata e cielo si fa bella con il lago.
Mi sento Geppetto nella pancia del pescecane.
Le sopracciglia mi pesano ma le palpebre non si chiudono.
Mi ricordo certi viaggi in treno, da ragazzino, a guardare al finestrino l’alba arrivare mentre fuori scorreva ancora il buio.
Mi ricordo le mie prime notti d`estate in Svezia, passate ad appendere lenzuola alle finestre nel disperato quanto inutile tentativo di non far penetrare il sole nella stanza. La mattina mi alzavo stanco e stranito da farmi litigare con il resto del mondo.
Fra poche ore una giornata calda e pesante.
Io riprovo a dormire, sognando un posto dove la notte anche il sole vada a dormire..
Buongiorno, o buonanotte a tutti fate voi.
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