Pomeriggio trascorso a mettere ordine nel passato
Sono passati dodici anni da quella notte e ci sono ancora ricordi, anfratti di ricordi chiusi nei casseti nei quali ancora non ho messo ordine.
Il pomeriggio è stato quindi dedicato ad aprire cassetti per riordinare alcune cose che, come un certosino ho conservato, per portarmi dietro, da un vecchio posto al nuovo posto di adesso.
Schizzi fatti a mano libera in riunioni di lavoro, biglietti da visita di aziende visitate, biglietti di un cinema per film visti da solo, in giorni di pioggia, cartoline da Lübeck, cartoline da Gdańsk, cartoline da Berlino.
Vecchie foto bianco e nero, vecchi sassi, ricordi di una spiaggia amica, vecchie palline di vetro tenute in tasca nel tempo per mio figlio bambino, un vecchio calendario di frate indovino portato dall´Italia, attaccato per anni alla parete in cucina, vecchie ricette non mie ma che ho conservato, fatte qualche volta in una cucina che non era questa, vecchi nastri per regali, vecchie carte della metro, vecchi sogni e vecchie incazzature, vecchi amici e nemici dimenticati.
La polvere mi sporcava le mani e disturbava il tatto che mi volevo riservare per le cose importanti, un libro sulla vita di Antonio Gramsci comprato a Fiumicino in attesa di tornare a Stoccolma, o la foto che nonna Labionda mi aveva mandato a Natale per ricordarmi di lei.
Piccole mucche antistress che un’azienda agricola svedese mi aveva regalato, una pubblicità di un giornale buffo di Oslo, uno scontrino di un ristorante indiano, un biglietto aereo per Francoforte, spesso tappa di metà strada verso casa ovunque casa volesse dire.
E così mi sono addormentato sulla poltrona, cullato nei ricordi bellissimi dei miei anni passati, tenendomeli vicini e ordinandoli con cura nell`unico cassetto rimastomi sotto i lini che si sono comprati e usati in altri tempi, profumano d’amido e di lavanda.
C’è chi riesce a trovare un buon motivo per aprirli con tenerezza, altri con rabbia, altri ancora con indifferenza. Meglio la tenerezza e il voler bene a ciò che si è stati.
Ho rivisto un pò della mia vita passata.
E adesso sono contento.
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