Adesso mi sento molto meglio (Nu mår jag mycket bättre)


Oggi, sono ritornato in palestra dopo settimane tra medicazioni e nuove fasciature fatte con amore e comprensione in ospedale da Åsa e Maria! Messa al bando le mia proverbiale poltrite acuta mi sono fatto coraggio e sono andato.

"Esercizi leggeri."  Si era raccomandata Linnea il chirurgo che mi ha operato.

Dopo i primi minuti di cyclette mi ricordo di avere un corpo un corpo vivo che riprende a sentire la propia musculatura. Che inizia a prudere come le ferite quando guariscono che si muove sempre un secondo dopo la mia intenzione. La musica anni 60 che si diffonde nel locale aumenta di ritmo e con lei i movimenti.

In un angolo un sacco per la boxe. Il tempo di infilare un paio di guamtoni e poi cazzotti, cazzotti al sacco, cazzotti con tutta la forza che uno può mettere.

Immaginare con quei cazzotti di buttare fuori lontano la rabbia. La rabbia di questi giorni passati senza senso. La rabbia per le ingiustizie viste. Subite tollerate. La rabbia dei silenzi al posto delle testate date bene. La rabbia del tempo che passa e delle cose che invece non passano mai.

Cazzotti! E allora dai Franco cazzotti più forte che puoi!

Cazzotti alle giornate passate a casa da solo. Cazzoti alle giornate passate in ospedale. Agli intolleranti e ai violenti. Cazzotti su cazzotti. Digrignando i denti. Arrossando il viso da appassionato. 

Finta violenza!

Ne avevo bisogno! Minuti di furibonda follia. Per far uscire via tutto.

Poi la palestra si quieta. Le anziane ragazze che salutano e se ne vanno a casa. Calma la musica e le luci si fanno più morbide.

Entro nella sauna.

Gradini di abete finnlandese e vapore colorato da piccole luci del soffitto. Mi sdraio sulla panca. Alzo le gambe. Chiudo gli occhi.

Mi addormento.

Per un istante. Un istante o poco più nel vapore profumato di eucalipto ho dormito. Ho lasciato che tutto se ne andasse. 

Ho ceduto il comando.

Poi spaventato l’ho ripreso mi sono alzato. Sono uscito e ho fatto una lunga doccia.

E ora eccomi a casa pronto per andare a dormire coi pensieri lavati di fresco. Con le braccia e le gambe che mi fanno piú male di prima. Con la voglia di tornare presto a picchiare i pensieri sul sacco da boxe.

A presto. Nu mår jag mycket bättre.
Abbracci doloranti a chi ne vuole..
*****❤️                        

ANCORA CALDI

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