cena con pizza d`asporto
Ricordo le prime pizze in Svezia, una novitá assoluta alla fine degli anni sessanta. Bisognava fare la fila fuori dal locale in attesa che all`interno si liberasse un posto. Aimé sopportando temperature polari. Un ambiente quello che non era il mio: una breve parentesi credevo io. In attesa di riprendere la vita di sempre. Dopo è andata come è andata.
Ricordo le pizze di mia madre, cucinate in una grande teglia, che servivano a sfamare tutta la famiglia; quelle un po’ spesse, ben cotte, con sopra tanto condimento, di tutto e di più.
Ricordo le pizze mangiate con i colleghi di lavoro e quelle con i colleghi politici (pochi.)
Ricordo le pizze nelle località di vacanza, sulla spiaggia di san Marco la sera in Sicilia, addirittura ne ricordo una con sopra tanti pomodorini (io che non ho un buon rapporto con i pomodori, a patto che non stiano appunto sulla pizza).
Ricordo le pizze con la famiglia, prima in due, poi in tre, poi in quattro e poi nuovamente in due.
Piú tardi. Ricordo le pizze mangiate a casa da solo o con una amica.
Veramente ho più ricordi di pizze che di donne… (o forse sono meglio le prime?)
Buona cena anime belle. So già che lo guarderete il festival di san Remo. Io faccio per la Zanicchi.
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