Penne


Si lo sò, dovrei averci fatto il callo al freddo e al buio, dopo una vita in Svezia. Ma, porcalapaletta detesto non aver l’opzione di uscire.

Evvabbè, anche se oggi non mi andava propio! (sto finendo un racconto di trenta pagine), voglio decidere io se uscire o no, non il buio o il freddo, tutto qui!  Eh sì, alla fine ci si abitua a tutto. Così oggi mi metto in cucina, perché non c’è posto migliore quando il panorama è di un bianco che più bianco non si può.

Avete presente i famosi “du’ spaghi” della cucina romana? Ecco, i due spaghi sono tradizionalmente riferiti ad una delle ricette più romane in assoluto, di quelle che tutti preparano e che tutti, almeno una volta nella vita, hanno assaggiato: le penne all’arrabbiata. Dove stanno gli spaghi? Da nessuna parte perchè con questo termine si intende tutta la pasta senza alcuna distinzione anche se molto spesso si cede al richiamo etimologico e allora si pensa sia solo la pasta lunga, gli spaghetti appunto!
Le penne all’arrabbiata rappresentano in qualche modo l’essenza dei romani ma anche di chi é nato nella Piccola Città che sono: passionali e “incazzosi”, caciaroni e appetitosi; il loro nome deriva dal fatto che, proprio come quando ci si arrabbia, mangiando questo tipo di pasta si rischia, per via del peperoncino, di diventare rossi rossi!
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Cosa serve per 4 persone
400 grammi di penne/pennette rigate
400 grammi di pelati
80 grammi di pecorino romano
2 spicchi d’aglio
2 peperoncini freschi
prezzemolo
sale
olio extravergine di oliva.
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Come si fa.
1. Tagliare l’aglio a pezzettini e soffriggerlo in una padella larga insieme al peperoncino tagliato. Aggiungere i pelati tagliati a pezzi, aggiustare di sale e lasciar cuocere per circa 15 minuti senza coperchio.
2. Lessare la pasta e scolarla al dente quindi versarla nella padella con il sugo lasciando sul fuoco per qualche minuto.
3. Impiattare e servire aggiungendo prezzemolo fresco tagliato alla buona e pecorino romano a pioggia.

Risultato: se i peperoncini sono freschi, al primo boccone vi sembrerà di andare a fuoco ma piano piano, magari aiutandovi con un bicchiere di rosso , la situazione migliorerà.

Variante: qualche sciagurato sostituisce il pecorino con il parmigiano.
Non scherziamo, non scherziamo, non scherziamo… d’accordo?

Variante 2: sempre qualche sciagurato ci infila la cipolla sminuzzata. Ecco, facciamo che aboliamo queste rivisitazioni vero?

Buon appetito a tutti e vedrete che anche il freddo della Piccola Città non vi farà piu’ tanta paura. The simple things.💓
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ANCORA CALDI

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