La cittá vecchia di sera
La cittá vecchia di sera è arancione, mattone, ocra, rossa e bianca.
È fredda, ma ha ancora le luminarie, che ti scaldano anche se non lo chiedi.
È fatta di ragazzi e ragazze giovanissime che bevono birra e chiacchierano, di scuola, di musica e di vita.
È fatta di luci e di ombre, di una piazza grande in cima a salite amiche e vicoli discreti.
Ogni tanto sembra Italia, ogni tanto Umbria, ogni tanto Gamla Stan.
E forse è semplicemente Stoccolma, che racconta di sé a tutti coloro che vogliano ascoltare.
Sembra amichevole. Sembra, quando ci passeggi, di poter dire che io ci ho vissuto e sono stato felice.
Abbiamo mangiato pizza bianca e cappuccino, in una pizzeria semplice, comoda, calda.
Abbiamo bevuto un bicchiere di vino rosso e parlato.
E mi sono sentito un po’ più giovane.
Mi ha fatto bene.
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