Boh…
Lo so, è tardi, ma tanto domani mica vado a lavorare, quindi posso stare qui quanto mi pare e piace, in quello che da ca. 10 anni è l´angolo del computer e che ora è in via di smantellamento, dovendo diventare una parete attrezzata per libreria.
Dalla radio arriva un sottofondo musicale e io mi lascio prendere da qualche riflessione.
Io ho la vita sociale di un bradipo imbalsamato.
Roba da pazzi. Da quanto tempo causa sto´covid del cavolo non esco a cena con un amico. non parlo di amiche, perché a parte nonna Labionda che qualche volta vuole che l`accompagni a fare la spesa) le altre manco più ricordo come sono fatte. Una di quelle sere nelle quali si ride, si scherza, si mangia o si guarda un film (o tutte due le cose). Boh…
Stasera la casa era desolatamente vuota, vuota e fredda.
Sono tornato dalla passeggiatina serale attorno al quartiere per tenere in vita la mie martoriate arterie da vecchio. Le strada era deserta, tutti in casa a cenare e quardare la TV. Il clima era quello tipico di queste latitudini a gennaio: nevoso, umidiccio e freddognolo. I tagliolini burro e parmiggiano sapevano vagamente di tagliolini burro e parmiggiano; il pezzo di pizza avanzato da ieri sapeva velatamente di pezzo di pizza avanzato da ieri; lo yogurt con i cereali sapeva pressappoco di yogurt con i cereali. Boh…
Io non volevo che finisse così.
Cosa? Tutto. Sì, però non è/non è stato sufficiente. Non basta la volontà, è la performance che conta (tanto per usare un termine manageriale che oggi va molto di moda). E la mia performance è deficitaria, sempre più deficitaria. Spero in tempi migliori, spero sempre in tempi migliori. Boh…
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