Ridatemi il Natale
Toglietemi le tavole imbandite. Voglio una zuppa fatta con il pane, cotta sulla stufa soltanto un’ora prima, tonno e cipolle appena un po’condite.
Ridatemi il Bambino da baciare, tutto il paese in fila al tocco di campane, ruvide mani strette negli auguri e noi bambini in coro per cantare:
“Tu scendi dalle stelle o re del cielo”.
Toglietemi la folla dei negozi, Jingle Bell Rock che mi martella in testa, gli sguardi persi dentro ai cellulari, gli emoticon al posto dei sorrisi.
Ridatemi lo spirito profondo perduto negli affanni quotidiani tra le rovine di questo triste mondo.
Ci sentiamo.
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