l´isola
Per arrivare all´isola la traversata con lo zatterone é breve.
Un quarto d`ora.
Si sale con la macchima e si rimane in macchina.
L’isola è piccola, verde, profumata di sorbo e olivello spinoso in ottobre (che gli abitanti sembra usino soprattutto come pianta ornamentale…).
I prati sono terra dei bambini, poca gente fuori, famiglie brade, serene, lente.
C´é uno spaccio e una chiesa bianca con tetto nero spiovente, bandiere in giardino, piante vanitose che si stagliano contro i muri delle case.
La vita scorre lenta e sospesa.
Lascio i pensieri preda del vento, che li porti con sé e mi lasci così, ad osservare il bagnare e asciugare di un sasso sulla riva del mare.
Domani.
Riposo.
Vuoto.
Rinascita.
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