Acqua
Stamattina giú nell`androne, un avviso del comune ci ha informato che fra stasera e domani mattina mancherà l’acqua in tutto il nostro condominio. Sembra che un tubo non ne potesse più e va cambiato con uno nuovo.
Rimanere senza acqua a queste latitudini sembra un paradosso. Ma io memore delle estati passate nella Picciola Cittá quando finiva l’acqua, e non c’era altro da fare che aspettare giorni e giorni. Così non volendo correre lo stesso pericolo mi sono affrettato a riempire 2 secchi, 4 bottigliette, una caraffa e due borraccie. Al bagno ho messo un cartello per gli ospiti con turni e regole per lo sciacquone. E mentre riempivo la tinozza di legno del balcone, pensavo a quanto siamo sicuri che aprendo un rubinetto esca acqua corrente, pulita e senza tregua.
Pensavo a quando in India mi sono fatto la doccia tenendo la bocca serrata e mi sono lavato i denti con una bottiglietta sigillata di acqua minerale, mentre dalla finestra guardavo delle persone costruire una baracca sullo scolo di una fogna, rabbrividendo delle mie e delle mondiali contraddizioni.
Pensavo a mia madre che anche in inverno faceva il bucato in una vecchia vasca di porfido posizionata fuori di casa e alla fine tornava dentro con un secchio d´acqua, per farmi lavare il viso e le mani.
L’acqua.
Così scontata e ovvia.
E invece così preziosa.
*****❤