Perchè a volte scrivo in svedese.
Dovrei quindi essere un romano vero, o quasi, visto che alcune dosi di sangue barbarico devono sicuramente scorrere nelle mie vene, forse germanico e gallico della regione alpina. La mia lingua è l’italiano, idioma non troppo diverso dal latino parlato dalla gente comune al tempi del tardo Impero Romano.
Il motivo per cui mi sforzo di comunicare in questa lingua di origine germanica che non padroneggio del tutto e che, sebbene suoni un pò fredda al mio cuore, considero non del tutto priva di fascino è la varietà che mi eccita come una droga e l’essere un pò stanco di parlare quasi esclusivamente con i miei connazionali.
Nella speranza che lo svedese antica lingua gotiga-vikinga permetta uno scambio più esteso di idee.
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