Pensieri sparsi in una notte d`agosto
Il mio più grande problema nella vita è sempre stato quello di voler fare tante cose allo stesso tempo e con questo caldo non riesco nemmeno ad alzarmi dal divano. Avete indovinato fa ancora un gran caldo e ne avremo ancora per qualche giorno. Non mi lamento ma è dura.
Il problema ve l`ho detto è che io vorrei sempre fare tutto. Vorrei tenere in ordine la mia casetta, evitando gli accumuli senza ritorno. Vorrei anche un nuovo mobiletto per l’ingresso, e tazze per la colazione che siano tutte uguali. E scrivere finalmente quel libro che ha in mente.
E pulire le scarpe.
Vorrei una casa più grande riuscire a cambiarla, peraltro. Vorrei fare un corso di scrittura; vorrei andare al cinema, ma anche a teatro; non lasciare in un angolo la mia passione per la fotografia e partecipare a quel semplice concorso e magari visitare qualche mostra; una volta o l’altra prenotarmela, quella benedetta visita guidata ai luoghi insoliti della città vecchia. Vorrei un giorno leggere tutti quei libri che mi intasano il magazzino, e altri ancora e ancora e ancora. E studiare tutto quello che non so, e penso che dovrei sapere, e vorrei sapere; e inventarmi modi nuovi ed efficaci e farli amare anche ai miei nipotini, ai miei figli, tutto quel sapere. Vorrei iscrivermi a ogni santo corso d’aggiornamento tecnico/scentifico in cui mi imbatto, o quasi.
Vorrei scrivere, tenere aggiornati i miei disgraziati blog, scrivere racconti. Vorrei conoscere scoprire come si deve le persone che incontro. Vedere gli amici più spesso. Vorrei mettere su un cineforum di quartiere, inventarmi qualcosa di permanente, efficace, affascinante sulla scrittura, ma anche solo preparare come si deve una bella lezione di italiano per i miei nipotini. Parlare con loro di un mucchio di cose di cui non ha il tempo di parlare. Insegnare loro a prendersi cura di sé, degli altri, di ciò che stanno facendo. Ad ascoltare. Ad appassionarsi.
Vorrei trovare un tempo disteso, sereno, da passare con i miei figli come una volta; vorrei cucinare più sano. Ricordarmi per tempo di scongelare il petto di pollo da mettere al forno. Vorrei andare a nuotare più spesso. Fare un corso di spagnolo. Tornare a New York. Andare a farmi i capelli. Fare gli gnocchi. Ordine tra le foto. Tra i pensieri.
Ma il tempo si sfilaccia, la vita lo affoga in questa estate svedese dove non fa mai notte, lo tramortisce e la sensazione che ho ho è di non riuscire a fare niente.
Proverò a dormire sul balcone!
*****