La mattina, camminare nel sentiero del bosco sotto casa, fa sentire un po’ in vacanza. Un pò da italiano in vacanza all`estero, sotto casa mia, dove in effetti sono. E curva dopo curva annuso la ginestra e il tiglio, e l’odore di un albero tagliato che sa di chiesa il giorno prima di Pasqua, e l’erba maciullata da qualche detestabile frullino, il melo golden marie nei giardino del contadino, le foglie dei tigli scaldate al sole, perfino l’asfalto della strada ha un odore piacevole, mescolato a quello del mondo di quassù.
Le betulle mostrano la strada fra la stalla e casa del padrone, in fondo alla rete di un giardino conto 1, 2, 3. palloni, finiti nella siepe dell’infanzia e lì abbandonati e sgonfi.
Le mucche mi guardano disturbate dal mio fotografare, pochi animali come le mucche sanno essere sinceri nel guardarti con disprezzo. Io sono sveglio da tempo e sto bene, coi sandali, calzini a righe e musica nelle orecchie.
Posso camminare ancora un pò. *****