Dolci di stagione al tempo delle zucche.
Sì, al contrario di molte altre persone (anche alcune che considero ‘per bene’, purtroppo), le oscenità mi fanno ripugnanza, per cui mi rifiuto categoricamente di usare quell’altra espressione molto volgare che sicuramente conoscete.
Vorrei non dover essere obbligato ad accettare certi comportamenti, atteggiamenti, le cavolate più assurde sputate da idioti arroganti che si credono intelligenti e superiori. Vorrei possedere la benedetta libertà di esprimermi onestamente e infischiarmene delle conseguenze.
Vorrei avere la gioia di scrivere i pensieri più veri, invece di tenerli nascosti. Vorrei esporre il nome e cognome degli imbecilli, colorarli per benino come si meritano, e poi osservarli mentre si offendono, si arrabbiano e si auto-distruggono.
Ma non posso.
Vorrei dirvi ciò che davvero penso delle vostre ridicole opinioni, dei casini che combinate, della vostra ottusa ignoranza…
Ma non posso. Non ora.
Ma lo sarà. Forse non domani. Ma sono bravo io, ad aspettare con santa pazienza, proprio come il cinese sulla sponda del fiume.
Li attendo, tutti coloro che mi hanno rotto nel passato (prossimo e remoto), e che continuano a farlo, credendo (gli illusi) che io sia scemo e tollerante.
Cosa tollero io? Ben poco.
Nel frattempo tengo duro…e mangio dolci. La farina, le uova, lo zucchero e la vaniglia non mentono. È il tempo delle zucche a Stoccolma! Non solo quelle belle rotonde sugli scalini davanti alla porta di casa, ma anche come ingrediente arancionissimo e cremoso. Aggiungici spezie fresche e pungenti e presto emergerà dal forno un dolce autunnale : Pumpakaka – Torta di zucca (che sa poco di zucca…)
Viva la pasticceria che la furia manda via! *****