-Pampepato-
Oggi ho ricevuto un pacco dall'Italia, incartato con precisione e cura riciclando una scatola natalizia, il mio indirizzo da un lato, quello di Luciana e della sua famiglia dall’altro.
Un pacco per me. Con dentro due –Pampepato- Uno per me e uno per mia figlia è un dolce antico –nostro- italiano che si perde nella notte dei tempi.
Da aprire con un sorriso scemo sulle labbra, quello che ti viene quando i tuoi amici non ti hanno dimenticato.
Perché quando sei lontano da casa, gli amici diventano più preziosi, più rari, più amici.
Perché mettere qualche piccola radice in un posto dove tutti parlano la strana lingua di Nonnina e tutti in autostrada rispettano limiti di velocità e precedenze per un terrone come me non è stato facile.
Io sono stato sbalzato fuori dal mio paese a vent'anni, si lo so era nell'altro secolo.
Il mio blog ve lo racconta.
Ma non ho dimenticato.
Io non dimenticherò mai.
Martedí incontrerò mia figlia e miei cari nipotini. Mangeremo –Pampepato italiano- ricco, pieno di spezie, cacao, frutta candita e frutta secca, mi diranno che è buono e io risponderò loro che lo sapevo, perché ha un profumo nostrano.
Nostro.
Ciao, e grazie ancora Luciana.
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