Pasqua passata con le persone a me care

Pasqua passata con le persone a me più care. Cosa che mi ha rigenerato nello spirito e nell’animo. Abbiamo riso, scherzato, mangiato cannelloni, colomba e bevuto caffè espresso come nella migliore tradizione italiana. Bene! Affronterò meglio la prova che mi aspetta giovedì. Tornato da casa di mia figlia mi sono addormentato sul divano. Cosa per me inusuale. Adesso sono le otto ora legale e sono sveglio come un grillo innamorato. Sarà difficile riaddormentarmi per la notte. 

Poco male.

La notte mi è sempre piaciuta è come se il tempo si fermasse per dar modo ai ricordi di riaffiorare. Ricordi di una vita che dura da tanti anni ce ne son parecchi. Ho sempre ritenuto la notte un ottima compagna. É un amica che mi ascolta anche se le ripeto ossessivamente le stesse cose.

È il silenzio che mi porta le risposte.

Penso di essere un vecchio uomo fortunato arrivato quassù da una piccola città di provincia è quassù che sono cresciuto come uomo. Lavorato e studiato. Dove credo di aver fatto abbastanza per dimostrare a me stesso che sapevo e volevo fare qualcosa di bello per me e la mia famiglia che oggi ho incontrato e sentito ancora questo amore così forte, tutti i piccoli problemi degli ultimi mesi si sono dissolti. Hanno perso forma sono sbiaditi. Lì ho sentiti lontani con la consapevolezza che in questo mondo ho lottato solo per gli amori che contano.

Questa musica che è come una carezza. Mi culla mi fa stare bene. È come se mi medicasse le ferite. Quelle della vita.

Mi coccola. A domani!

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