Perché amo queste terre
Ciao a tutti!
Vi sono piaciute le foto che ho pubblicato oggi?? Qualcuno mi ha chiesto cosa ci trovi di tanto speciale in questi posti. Difficile risponde è un amore così profondo e complesso da non poter essere spiegato in poche parole ed in pochi secondi.
In aprile poi le giornate si allungano sempre più e con esse anche il tempo degli uomini che vi abitano si dilata; rapidamente la neve che si è accumulata in alti strati sulle pendici più elevate dei monti inizia a sciogliersi nel pallido diluvio di raggi di sole. Rivoli d’acqua si fanno strada erodendo il manto nevoso e la dura superficie della crosta gelata inizia a cadere: finalmente l’inverno ha allentato la sua gelida presa. Tutte le creature, noi compresi, riemergono alla vita, così come fanno le valli e le insenature. Le foreste crescono, gli animali si moltiplicano, gli uccelli riprendono le rotte migratorie che li trasportano da una stagione all’altra.
Trote e salmoni ritornano a risalire i fiumi come fanno da generazioni e da millenni. Si sviluppa un intero ecosistema nell’ambito del quale gli elementi fondamentali della vita – luce, acqua, energia – si intrecciano nelle dinamiche turbolente, ancestrali ed interattive della creazione, della procreazione e della lotta eterna tra prede e predatori. Ecco perché amo così tanto questo posto. È come una sorta di Africa gelata, e quando sto distante mi manca ogni giorno da morire.
Lei, molto più loquace e diretta di me, direbbe loro così:
-Amo questa terra per la tenacia con cui ricomincia a vivere dopo essere stata ridotta a poco più di nuda roccia dal ghiaccio che d’inverno ricopre ogni cosa. La amo per il complesso gioco di energie che si manifestano quando la terra convalescente dispiega le proprie indomabili forze vitali. La amo per la potenza che esprime, la amo con passione per i suoi canti: il respiro delle balene, lo starnazzare rauco di uno stormo di gru o il secco suono dei palchi possenti di due alci in amore che si scontrano. Amo i suoi tumulti e la sua impazienza; la amo quando infuria e quando si placa. A volte in primavera nei giorni in cui spuntano le prime foglie e si schiudono i primi fiori, sento di amarla così profondamente ed intensamente come un cane ama viaggiare con la lingua a penzoloni nel retro di un furgone, abbaiando di felicità e scodinzolando senza posa e vorrei essere anche io in grado di dar sfogo alla mia gioia con la stessa esuberanza.
My name is Ingrid.
****💓