La luce della speranza
Stasera 16 Marzo, sulla strada di casa c’è qualcosa nell’azzurro del cielo che è diventato proprio azzurro. È come se l’aria fosse attraversata dal tramonto come un cristallo rosa e brillasse di luce propria.
La luce. Non la guardiamo mai la luce. Eppure è lei la compagna dei nostri giorni e delle stagioni.
La luce di stasera brilla. Persino quando è nuvolo ed è cupa, è come una bambina e non riesce mai a rimanere imbronciata a lungo. Se ci prova, poi d’improvviso scoppia a ridere quando meno te l’aspetti.
È una luce di speranza per giocare di nuovo nei cortili, acquattarsi dietro ai muretti per spiare i germogli degli alberi. È una luce che carezza l’erba quando spunta, e zompetta fra le pozzanghere delle piogge. È una luce infantile ed anche un po’ dispettosa, che ti può tradire e non presentarsi quando la attendi, o esplodere in un caldo abbraccio pieno di frastuono. È una luce malandrina che si prende gioco del mondo, e di noi.
Ore 19:47. Dal cortile sotto casa mia. Stanotte la temperatura non scenderà a meno di - 3°C sotto lo zero. La tonalità rosa del cielo è stata una perfetta ricompensa per le preoccupazioni della giornata.
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