Quando fa freddo inizio a sognare
Stamattina il termometro è andato sotto lo zero, ed ha nevicato non molto lontano da quì, l’aria adesso é frizzante come piace a me.
E quando l`aria è frizzante mi ricordo di quando sono arrivato, il mio primo inverno che avrei dovuto imparare ad affrontare in fretta per poter sopravvivere.
Mi ricordo la fermata del bus che mi avrebbe portato al lavoro con l`avviso di non toccare il ferro, era -20 sotto zero, rischio ustioni, il termos di caffè caldo nello zaino e un libro, un romanzo della letteratura russa, per sentire meglio il freddo, per viverlo più intensamente.
Mi ricordo i zuccotti lana, i guanti, la sciarpa sul naso e i piedi freddi sfiniti dal gelo.
Mi ricordo la stazione la mattina, il treno che mi avrebbe portato a lavorare lontano da Stoccolma, la campagna bianca fuori dal finestrino, la neve alta altissima che non se ne voleva piu andare.
Mi ricordo la sensazione dolce e irreale insieme di far parte di due mondi e di nessuno, troppo italiano per diventare davvero svedese, troppo svedese per sperare di essere totalmente italiano.
Quando comincia a far freddo mi manca la mia vecchia vita, gli scarponi, il vino caldo con la neve di notte, la luce della luna che fa brillare di gelo i tetti di Stoccolma.
Come si possa fare ad essere questo e quello non lo so.
So che quando la mia vita era in trasferta cinque giorni la settimana ero molto stanco e ansioso di cambiarla.
So che adesso mi piacerebbe vedere di nuovo sotto di me l`arcipelago ghiacciato decollando da Arlanda Airport, pensando che sto tornando a casa dopo un lungo periodo.
Quando fa freddo inizio a sognare di tornare a volare, di atterrare dove non so, di conoscere il mondo.
Per poi raccontarlo agli occhi sgranati di un nipotino.
Alla prossima anime freddolose. *****💓